SCUOLA DI BALLI CUBANI SALSA, RUMBA, SON E DANZA AFROCUBANA

La ricchezza e la passione del confronto: una lezione aperta dagli amici del Timbalaye

"La vita amico mio, e' l'arte dell'incontro", scriveva, cantava e filosofeggiava Vinicius de Moraes, poeta e drammaturgo brasiliano ahinoi non troppo noto fra i piu' del Belpaese, ma che fece di questa massima un vero impulso artistico e ideologico.Innumerevoli le sue fruttuosissime collaborazioni e gli "incontri" appunto trasversali e internazionali fra le arti: canto, poesia, cinema, parola. Si' la parola, questo antico e prezioso strumento che puo' tanto farci sanguinare, quanto nutrire gli animi delle piu' profonde e intense riflessioni.

E' quanto e' accaduto presso la libreria l'Argonauta solo poche settimane fa durante la presentazione del progetto Timbalaye, sostenuto da Ulises Mora e Irma Castillo, due insegnanti di ballo che non sono solo semplici "danzatori" come li ha giustamente definiti il prof. Colajanni, ordinario di Antropologia alla Sapienza presente al dibattito, ma due veri appassionati della Rumba, tanto da portarla all'attenzione della comunita' internazionale perche' venga riconosciuta come patrimonio dell'umanita'.

Forte e orgogliosa la loro volonta' di trasferire il senso puro di una danza tradizionale oltre i confini nazionali, al punto che parlandone e osservandoli interpretarla si finisce per perdere il senso troppo razionale delle cose, per immergersi in un universo di suoni e colori che non puo' non affascinare neppure la piu' restia delle indoli ballerine, quale appunto la mia.

Rumbear non e' solo lo buttarsi in pista, e' una concezione sociologica di portata superiore che investe la cultura tutta di questa striscia di terra fra il Mar dei Caraibi, il Golfo del Messico e l'Oceano Atlantico: Cuba, l'isola piu' inquieta del nostro secolo.

Eppure da questa terra mistica e affascinante dove la politica ha giocato strane partite, artisti fra i piu' eccezionali (non ultimo l'immenso Miguel Barnet) hanno espresso concetti fondamentali sui quali pensatori d'Occidente hanno annaspato, perche' qui e' l'afflato orientale che gioca in prima fila, la mescolanza e l'incontro appunto fra il cuore d'Africa e poi l'America Latina, la Spagna...

Un connubio stregante sotto ogni punto di vista. Si parla di rumba e si finisce nelle Antille coi pirati, poi in Peru' fra gli aborigeni teatranti nel delizioso aneddoto dell'antropologo dell'universita' romana e si finisce... non si finisce, perche' quando l'incanto della rumba cubana si schiude, il viaggio e' appena iniziato.

Fabiana Dantinelli